lunedì 28 ottobre 2013

Papa Francesco firma accordi col sanguinario dittatore della Guinea

La simpatia con la quale il Vaticano nel corso degli anni ha guardato ai dittatori, naturalmente quelli di fede cattolica, è storia anche recente, come dimostra il caso del Papa polacco che ha santificato il franchista Escrivà de Balaguer, si è affacciato in finestra con Augusto Pinochet e ha fatto visita anche a Fidel Castro, quando ormai preda della senescenza ha cominciato a ricordare i suoi trascorsi a scuola dai preti.
Al momento dell'elezione di Bergoglio sono emersi particolari un po' strani sul suo ruolo di capo della Compagnia di Gesù in Argentina al tempo della dittatura militare, ma poi la stampa italiana come al solito agiografica ha messo tutto a tacere facendo passare il gesuita per un francescano.
Tre giorni fa in Vaticano, il papa pampero ha ricevuto stringendogli le mani il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo,con il quale ha anche firmato un accordo bilaterale di cooperazione. Vatican Insider, che dovrebbe essere il sito web di informazioni non convenzionali sulla Chiesa cattolica della Stampa, insieme a tutto il resto dei giornali e delle agenzie, non ha fatto una piega, presentando la cosa come un atto di ordinaria amministrazione che, udite udite, "suggella le buone relazioni bilaterali esistenti, riconosce la personalità giuridica della Chiesa e delle sue Istituzioni" e "riguarda anche il matrimonio canonico, i luoghi di culto, le istituzioni educative, l'assistenza spirituale ai fedeli cattolici negli ospedali e nelle carceri'', come recita la velina diffusa dalla sala stampa vaticana. 
Peccato che Obiang sia un feroce dittatore che governa con il pugno di ferro il suo paese da oltre trent'annie che molti osservatori internazionali considerino il suo regime uno dei più corrotti, oppressivi e antidemocratici del mondo. La Guinea Equatoriale ha un solo partito, non ci sono giornali e tutte le emittenti radiofoniche e televisive sono gestite o controllate direttamente dal governo. Secondo Forbes, questo personaggio possiede una delle fortune più grandi del mondo, con un patrimonio stimabile in 600 milioni di dollari, in un paese pieno di petrolio e fra i più poveri di tutta l'Africa. In un rapporto del Dipartimento di Stato americano del 2008, si parla di uccisioni indiscriminate, detenzioni arbitrarie e torture per i detenuti. Che però adesso, grazie all'accordo di papa Francesco, prima di crepare in cella potranno usufruire dell'assistenza spirituale.
Sono soddisfazioni.

1 commento:

  1. Salve
    Non c'è da meravigliarsi, Il gesuita ebreo Bergoglio, massone , ha avuto sempre contatti stretti con le dittature di vario genere e colore.

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