lunedì 19 gennaio 2015

Il Vaticano e l'evangelizzazione: lo strabismo di Bergoglio fra Romero e Junipero Serra

In molti sui giornali italiani hanno suonato la grancassa alla notizia che il papa argentino ha finalmente deciso di sbloccare la causa di beatificazione di Monsignor Romero, uno dei pochi autentici martiri cristiani, isolato dalla Chiesa Cattolica e ucciso da militari al soldo di un regime dittatoriale sostenuto apertamente da Stati Uniti e alte autorità ecclesiastiche. Pare che l'annuncio sarà dato il 14 febbraio, ma chissà poi se è vero, visto che il monsignore salvadoregno è ancora considerato un mezzo comunista dalle parti di Oltretevere. Sono bastate poche indiscrezioni, peraltro come al solito non confermate per spingere autorevoli commentatori a battere forte forte le manine. La cosa più ridicola è che pare che la causa si sia smossa perché i "teologi" hanno riconosciuto che il monsignore è stato ucciso in odium fidei, cioé perché era cristiano. Ovviamente è una stupidaggine colossale. 



Romero è stato ucciso perché difendeva la povera gente dallo sfruttamento di potenti latifondisti con i quali il Vaticano andava a braccetto. Una storia simile a quella di tanti paesi dell'America Latina, dove i danni peggiori sono stati perpetrati proprio dall'evangelismo cattolico responsabile del peggior genocidio in termini di morti della storia dell'uomo. Infatti, mentre su Romero si rincorrono solo voci, Bergoglio ha già annunciato la prossima santificazione di Junipero Serra, sterminatore di nativi indiani, già beatificato da Wojtyla nel 1988. Serra era una specie di pazzo appartenente all'ordine dei francescani (che buoni sono solo nelle favole per i bambini), amante delle punizioni corporali auto inflitte. I francescani presero il posto dei gesuiti, che erano stati messi al bando dal re di Spagna, nella gestione delle missioni cattoliche della Bassa California e padre Serra si distinse per la crudeltà con la quale cercò di convertire tutti gli indiani al cristianesimo. 
I nativi venivano deportati in massa, vestiti con una uniforme blu e costretti a lavorare come schiavi nei campi. Decine di migliaia di persone morirono di malaria e di stenti, fu solo uno dei tanti capitoli dell'orrenda storia del cattolicesimo in America e condusse a una rivoluzione repressa nel sangue dagli spagnoli. La vergogna delle missioni nella Bassa California finì solo nel 1834 quando il Messico ottenne l'indipendenza dalla Spagna. 
Questi sono i punti di riferimento del cattolicesimo?

2 commenti:

  1. e che dire del comportamento colpevolmente criminale della chiesa in argentina?
    Ricordando anche che Bergoglio sapeva tutto, anche dei suoi colleghi in tonaca complici degli omicidi di massa dagli aerei e della ignavia di woitila di fronte a questi eccidi, e non si è mai peritato di chiedere scusa all'umanità intera per tale complicità con i criminali sudamericani.

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  2. Dimenticavo, il cardinale criminale che benediceva i prigionieri prima che venissero gettati dagli aerei nell'atlantico, si chiamava pio laghi. Protetto a suo tempo dal (beato!?!?) Wojtyła e sicuramente in contatto con bergoglio che conosceva le sue azioni, non mi risulta sia mai stato criticato dall'attuale papa....
    Signor bergoglio, se fossi in lei io mi vergognerei !!!

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