lunedì 28 dicembre 2015

La ricetta contro lo smog nelle città? Tranquilli, c'è l'ovviamente incompetente ministro Galletti

Se in tempi di guerra ai terroristi dell'Isis è molto rassicurante sapere che il Ministero dell'Interno è guidato da quella vecchia volpe di Angelino Alfano, di fronte alla nuova emergenza nazionale, quella dello smog e dell'aria irrespirabile, fa piacere sapere che sugli italiani veglia un altro grande cervello, quello del ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti (chi?). Un commercialista prestato alla politica, che le uniche due volte che ha partecipato per competizioni elettorali a Bologna, tentando di correre da presidente della Provincia e poi da governatore della Regione, non è stato votato neanche da tutti i familiari e che si è ritrovato, come da vecchio codice stile democristiano, a occupare il suo bello scranno di ministro di un Ministero che non conta una sega come lui.

mercoledì 23 dicembre 2015

Viva la Rai di Renzi e beccatevi il canone in bolletta

Se finora eravate riusciti ad evitare di pagare questa assurda gabella, da domani toccherà anche a voi versare l'obolo nelle casse di mamma Rai, la più disastrata delle aziende pubbliche italiane, ormai da anni in caduta libera per audience e qualità dei programmi. Tralasciando l'assurdità di dover pagare per un servizio che non si utilizza, ma solo sulla base della disponibilità di un apparecchio atto alla ricezione di programmi televisivi (che, qualcuno avrà notato, ormai contemplano una lunga serie di piattaforme alternative), oggi il governo sposta lo scandalo un pochino più in alto, facendovi pagare denaro a una società di diritto privato sulla base del fatto che a casa vostra c'è la corrente elettrica. 

venerdì 18 dicembre 2015

Boschi e l'assist a 5 stelle, quando la maggioranza lava via ogni peccato

Nel sistema democratico comanda la maggioranza. Che è quella cosa per la quale, se il 50,1% delle persone si mettono d'accordo sul fatto che Babbo Natale esiste, Babbo Natale esiste per davvero. In politica, la maggioranza lava via ogni peccato: puoi aver rubato, imbrogliato, provocato dolore e danni, ma se dietro al tuo culo un po' flaccido c'hai persone disposte a votare qualunque cosa, sei salvo.
Ancora si ride della maggioranza che dichiarò di credere al fatto che Ruby fosse la nipote di Mubarak e che ad Arcore si svolgessero solo cene eleganti. Ma quanti politici di ogni colore sono stati salvati da impeachment, arresti, rinvii a giudizio, solo per questioni di opportunità?
Oggi è toccato alla nostra madonnina aretina, grazie all'inutile assist di chi ha presentato una mozione di sfiducia alla Camera, dove il Pd ha una maggioranza "blindata", ovvero pronta a votare a favore di chiunque, qualunque cosa abbia fatto. Lei ci ha messo un bel tocco di ridicolo parlando delle origini contadine del padre (è infatti noto che in Italia sono i contadini ad andare a dirigere le banche, forse è per quello che poi falliscono) e della sua bella famigliola, vittima delle "maldicenze". Ha anche puntato il ditino contro chi la invidia per essere diventata ministro a 34 anni, anche se più di uno la invidia per essere andata al governo senza essere stata votata mai da nessuno, ma solo imposta dai capibastone democratici etruschi.
Poi il voto: 373 pupazzi a favore (anche chi come nella minoranza dem non è che fosse molto d'accordo) e bella lì. Abbracci e baci a tutti. Tanto, se mai si voterà al Senato, dove la maggioranza è appesa a un filo, a salvare la Boschi ci penserà lo zio Silvio.
That's all, folks! E il prossimo che parla di questione politica, che sia appeso sulla pubblica piazza.

Altro che Isis, di questo passo faremo la fine del dottor Stranamore

Altro che Califfo nero. Se tutto prosegue su questa strada saremo noi a farci fuori da soli. Mentre i miliziani delll'Isis combattono la loro guerra cercando di ridisegnare i confini di paesi devastati dai massacri scatenati dall'occidente e grazie alle armi che anche l'Italia gli ha venduto, con la convinzione che le avrebbero rivolte contro i cattivi, la Santa alleanza fra Nato e Russia contro le forze del male sta disegnando scenari da dottor Stranamore.
Dopo gli attentati di Parigi sono ripresi i bombardamenti in Siria e in Iraq, che continuano a mietere vittime civili e sembrano sortire pochi effetti, visto che l'Isis conquista passo dopo passo nuovi obiettivi. In compenso il bagno di sangue a cui sottoponiamo la povera gente aiuterà a scatenarci contro qualche altro pazzoide indottrinato da imam estremisti (molto simili ai preti cattolici che provocano gli omicidi dei medici abortisti negli Stati Uniti). In più, ora ci troviamo in una situazione di scacco, con la Turchia (paese Nato guidato da un folle) che abbatte aerei russi, Putin che minaccia di gettare bombe atomiche e il nostro Renzi di nuovo con lo scolapasta in testa che annuncia dai divani del più ridicolo talk-show della TV pubblica e privata l'invio di un nuovo contingente a protezione di un appalto di una ditta italiana a Mosul, zona ad altissimo rischio, tutto per far contento Obama.
Siamo nelle mani di folli al cui confronto al-Baghdadi, con la sua banda di mercenari, acquista uno spessore da statista.

giovedì 17 dicembre 2015

Fondo Monetario: lo strozzino globale e i suoi direttori corrotti

Il Fondo Monetario internazionale è il più grande strozzino del mondo. Ideato come un mezzo di sostegno mutualistico per le economie e i mercati del lavoro in difficoltà, grazie agli americani si è trasformato nella garrota con la quale i paesi ricchi strangolano lentamente quelli poveri. Ha contribuito alla distruzione di interi paesi africani, asiatici, caraibici e latinoamericani, fino ai recenti clamorosi casi delle crisi finanziarie in posti come Argentina e Grecia. Noam Chomsky lo ha definito il "genocidio coloniale dei nostri tempi". Alla sua guida, ovviamente, si alternano personaggi perfettamente in sintonia con il mondezzaio che dirigono.
Gli ultimi due direttori generali sono un emblema: Dominique Strauss Khan, un disturbato sessuale plurimilionario che passava le sue giornate fra orge e champagne in attesa di diventare il candidato di sinistra (!) per la corsa alla presidenza della Repubblica francese, sostituito da Christine Lagarde, oggi rinviata a giudizio perché quando era ministra del governo Sarkozy ha fatto ottenere truffaldinamente oltre 400 milioni di risarcimenti indebiti a Bernard Tapie, una specie di Berlusconi d'Oltralpe.
Quando si dice una faccia una razza.

mercoledì 16 dicembre 2015

Gelli, il grande sacerdote del potere democristiano e post fascista ancora saldamente in piedi

I segreti se li è portati nella tomba perché nessuno si è mai sognato di farglieli tirare davvero fuori. Se qualcuno avesse davvero scoperchiato il vaso di Pandora che custodiva, probabilmente la storia di questo paese sarebbe davvero cambiata. E così, alla veneranda età di 96 anni e dopo aver scontato meno carcere di qualche piccolo spacciatore o ladro di polli, Licio Gelli ha chiuso definitivamente la sua carriera di custode di tutte le manovre operate da quel coacervo di potere massonico, democristiano, cattolico e post fascista, che ancora oggi governa l'Italia.

domenica 13 dicembre 2015

Il Ministro, la madonnina e i feticci del capitalismo

Basta sciacallaggio, cattivi e gufi che non siete altro. Bankitalia e Consob sono dei fiori da mettere all'occhiello e la ministra madonnina infilzata è in odore di santità e non si tocca. Parola di Pier Carlo Padoan, estroso ministro dell'Economia, che dal palco della Leopolda ha tuonato contro chi osa criticare il suo governo per lo scellerato atteggiamento tenuto in occasione del salvataggio delle 4 banche mondezza. Certi feticci del capitalismo italiano, da sempre manovrati dalla politica, non si possono proprio mai tirare in ballo, anche se stavolta la Procura di Roma ha finalmente aperto un'inchiesta sull'operato della nostra ridicola Banca centrale.

venerdì 11 dicembre 2015

Bankitalia e il parco buoi: come fregare la gente e scaricarsi la coscienza

L'arroganza della più importante istituzione bancaria italiana è sempre stata insopportabile. Con annessi stuoli di giornalisti adoranti (per gli altri esiste un'apposita lista nera), i governatori della Banca d'Italia regalano ogni anno le loro considerazioni sul sistema economico del nostro paese, corrotto, illegale e infetto, ma non per loro. Per questi grandi geni dell'economia, infatti, tutto si riduce alla solita richiesta di progressivo abbandono dello Stato dal mercato, rimuovendo "lacci e lacciuoli" che a loro dire impedirebbero alle aziende private italiane di competere. La definizione si deve a Guido Carli, ex fascista, ex democristiano, ex governatore della Banca d'Italia, ex presidente di Confindustria, ex ministro in ben due governi guidati da quella brava persona che era Giulio Andreotti, naturalmente in odore di massoneria. Insomma, uno che le bande del malaffare se le è girate un po' tutte.
Ultimamente i lacci e lacciuoli sono stati nuovamente tirati in ballo dall'attuale governatore, Ignazio Visco, il quale ancora una volta ha riproposto le solite teorie antisindacali, anti diritti dei lavoratori e improntate all'aumento della produttività a scapito dell'occupazione. Disinvestire sul lavoro e renderlo più precario. Proprio un'ideona.
Ma al di là di tutto questi geni dell'economia che combinano? Sotto la acutissima vigilanza della Banca, anzi Palazzo Koch, come amano definirla i giornalisti amici, sono successe le peggiori nefandezze, tutte più o meno simili. Dal crack del Banco Ambrosiano, a quello della Ferruzzi, fino ai recenti scandali di Cirio e Parmalat, a pagare sono stati i piccoli risparmiatori, attratti nel gioco del capitalismo da persone senza scrupoli.
Adesso ci risiamo. A pagare per le gestioni dissennate di banche come quella della famiglia Boschi, un magico intreccio di massoni e democristiani, saranno i lavoratori coi loro risparmi, il famoso "parco buoi", senza il quale, diciamoci la verità, il capitalismo non farebbe mai molta strada.
E la Banca d'Italia? Manco fosse Salvini accusa subito la UE, quei cattivoni di Bruxelles , i quali hanno risposto per le rime: tutti i recenti governi non hanno fatto nulla per evitare questa situazione e soprattutto la cara Banca centrale ha chiuso entrambi gli occhi mentre i promotori finanziari fottevano la gente.
Oggi di fronte alla gente che si suicida si lascia trapelare, attraverso la solita stampa compiacente, che a via Nazionale si sentono la coscienza a posto. La colpa è dell'avidità dei promotori finanziari e dei banchieri.
Per loro di palazzo Koch, invece, neanche il senso della vergogna.